Ex Altare Maggiore
XV secolo
Opera dello scultore fiorentino Andrea di Francesco Guardi, è costituita da vari elementi che in passato facevano parte dell’altare maggiore, fino all’attuale sistemazione avvenuta nel 1947/48.
In alto, da sinistra: san Pietro, san Giovanni Battista, la Madonna col Bambino, sant’Andrea e san Paolo. La predella è formata da quattro riquadri raffiguranti, da sinistra: il martirio di Pietro, la decapitazione di Giovanni Battista, la crocifissione di Andrea, la conversione di Paolo.
I quattro riquadri sono inframmezzati da figure di Dottori della Chiesa e, in quelle centrali, due persone in atteggiamento di preghiera, a sinistra un uomo e a destra una donna, che, secondo la tradizione altri non sarebbero che gli stessi committenti dell’opera, e cioè Spinetta Campofregoso e la moglie Caterina Malaspina, signori di Carrara dal 1448 al 1473.
Sulla prima formella del polittico, a sinistra, si legge la firma dello scultore: DEGVĀDI ANDREE FARNCESCI FLORENTINO /SC (scolpì) Sul basamento della figura al centro, la Madonna col Bambino, è scolpito: TABULA HEC FCTA FVIT / TEPRE M.D. SPINETE DECAPFR MCCCCLX… (“Questa immagine fu fatta ai tempi del nobile signore Spinetta Campofregoso, 146…”).
Incoronazione della Vergine
XV secolo
Altorilievo che, secondo la tradizione, rappresenta la Contessa Matilde di Canossa incoronata dal Papa Gregorio VII. In realtà l’opera, parte dello smembrato polittico di Andrea Guardi, rappresenta l’Incoronazione della Vergine Maria.
Le presenze angeliche (cherubini) realizzate in “stiacciato”, cioè in rilievo bassissimo che risolve in effetti pittorici la prospettiva volumetrica delle forme.
Altre parti del polittico marmoreo sono custodite nel cortile interno dell’Accademia di Belle Arti. Quest’opera è stata restaurata nel 2021, grazie ad un contributo del gruppo consorti del Rotary Club Carrara e Massa, in ricordo di Barbara Ciaponi Giannotti.